domenica 22 aprile 2012


Domande di un lettore operaio

Chi costruì Tebe dalle Sette Porte?
Dentro i libri ci sono i nomi dei re.
I re hanno trascinato quei blocchi di pietra?
Babilonia tante volte distrutta,
chi altrettante la riedificò? In quali case
di Lima lucente d’oro abitavano i costruttori?
Dove andarono i muratori, la sera che terminarono
la Grande Muraglia?
La grande Roma
è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti?
Anche nella favolosa Atlantide
nella notte che il mare li inghiottì, affogarono
implorando aiuto dai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l’India.
Lui solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta
fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi
vinse oltre a lui?
Ogni pagina una vittoria.
Chi cucinò la cena della vittoria? Ogni dieci anni un grande uomo.
Chi ne pagò le spese?
Tante vicende.
Tante domande.
                                                                                      Bertolt Brecht

SONO SOLTANTO I GRANDI UOMINI A FARE LA STORIA?
E SOLTANTO GLI UOMINI, NEL SENSO DI GENERE MASCHILE?


mercoledì 18 aprile 2012




È cominciato con l'inizio dell'emigrazione ebraica in Palestina (agli inizi del '900); dopo la seconda guerra mondiale la società ebraica in Palestina era già molto numerosa e organizzata e nel 1947 l'ONU stabilì che la Palestina doveva essere divisa in 2 stati, uno arabo e uno ebraico.
Quando nel 1948 Israele nacque, i paesi arabi lo attaccarono, Israele alla fine vinse la guerra e molti dei territtori che sarebbero dovuti essere dello stato palestinese furono occupati da Egitto e Giordania. La conflittualità tra Israele e i paesi arabi vicini continuò ancora e nel 1967 con la guerra dei 6 giorni Israele occupò la Striscia di Gaza e la Cisgiordania (rispettivamente sotto controllo egiziano e giordano). Comincia così la lotta dei palestinesi contro l'occupazione israeliana che continua fino a oggi e che ha avuto i suoi picchi tra il 1987 e il 1992 con la prima Intifada (rivolta) e nel 2000 con la seconda Intifada.
(fonte:Yahoo.it)

Le guerre tra Israele e i paesi arabi confinanti, del 1948 al 1973, hanno causato la morte di circa 100mila persone. La prima Intifada, dal 1987 al 1992, ha causato la morte di 2 mila persone, in massima parte palestinesi. Dall'inizio della seconda Intifada (settembre 2000) al 20 giugno 2007, hanno perso la vita 4626 palestinesi e 1050 israeliani. Almeno 214 palestinesi sono morti negli scontri tra le milizie di Hamas e Fatah. Il bilancio provvisorio della guerra nella Striscia di Gaza del dicembre2008/gennaio 2009 è di quasi 800 palestinesi morti, quasi metà dei quali civili, e 11 vittime israeliane.
(fonte: http://it.peacereporter.net/)


SECONDO VOI SAREBBE GIUSTO ISTITUIRE UN GIORNO DELLA MEMORIA ANCHE PER LE VITTIME DELLE GUERRE ARABO-ISRAELIANE?  

scritto da Marouf Omaima, Abello Valentina, Rizaj Alban, Briji Kawtar.

LE DONNE I NOMI




in Svezia (e nel mondo scandinavo) impazza la tendenza di dare ai bambini nomi e giocattoli neutri , in Italia balza alle cronache una sentenza del tribunale che vieta a due genitori di continuare a chiamare la loro figlia con il nome “Andrea” che possedeva già da 5 anni, dal momento che di anni ne aveva cinque, ma prima di allora risiedevano  in Francia. Perchè? perchè sarebbe un nome maschile (mentre negli altri Paesi è neutro).
Ma la sentenza del tribunale è scioccante:

“Secondo il tribunale, infatti, Andrea è un nome maschile e per dimostrarlo si può citare la stessa etimologia del termine, che deriva dal greco “aner” e indica inequivocabilmente le caratteristiche di virilità tipicamente maschili. La forza e la virilità identificherebbero l’uomo nella sua mascolinità contrapposto alla donna. Detto questo, chiamare Andrea una bambina significherebbe, secondo la I sezione civile del Tribunale di Mantova presieduta da Mauro Bernardi, andare contro la legge, in particolare contro i criteri contenuti nella Circolare n. 27 del 2007 emanata dal Ministero dell’Interno : “La sessualità – scrivono nella sentenza – deve essere identificata in modo corretto, secondo le tradizioni”.


E voi cosa ne pensate di questo? Pensate sia giusto incolpare un nome solo perché la sua origine non è attribuibile a una donna?

E chi ha detto che non lo è?


Scritto da : Anna Strino, Davide Di Palma, Nikol Ivkovic, Clea Ibrahimi

Stereotipi di genere

Ecco  alcuni dati riguardanti le donne nel mondo della televisione:
Le caratteristiche della donna che vengono messe in
evidenza nei reality show (val. %):
Intelligenza                              -
Preparazione culturale            -
Capacità                               50,0
Professionalità                        -
Spregiudicatezza                 50,0
Esibizionismo                      50,0
Furbizia                                50,0
Individualismo                         -
Solidarietà -
Avvenenza -
Charme -
Appeal erotico -
Altro

Tab. 6 - La durata dell’intervento della donna in un servizio televisivo (val. %)
Durata %
Fino a 20 secondi       45,2 %
Da 21 a 25 secondi    32,5 %
Da 26 a 60 secondi    22,2 %
                                _______
Totale                        100,0 %

Questi sono solo alcuni degli esempi scioccanti di dati, potrete consultarne altri guardando questo sito sottostante:


 http://www.allapari.regione.emilia-romagna.it/temi/lotta-agli-stereotipi-1/allegati_cultura_di_genere_e_stereotipi/sintesi_donne_media_censis_06.pdf
 




E voi cosa ne pensate della rappresentazione della donna in tv e internet?
lo trovate giusto?



Scritto da : Anna Strino, Davide Di Palma, Nikol Ivkovic, Clea Ibrahimi

martedì 17 aprile 2012

Il fumo


Nel 2007 il 29,1% dei giovani emiliano-romagnoli (14-34 anni) si dichiarava fumatore e il 13,9% ex-fumatore. Molto evidenti le differenze di genere: la percentuale di fumatori risultava pari al 32,9% nei maschi e al 24,8% nelle femmine. Il fenomeno mostra una decisa diminuzione rispetto al 2000, anno in cui risultava fumatore il 34,4% dei giovani. Con riferimento al 2007, il consumo di tabacco appare un’abitudine tipicamente giovanile: nella popolazione con più di 34 anni, la percentuale di fumatori scende al 20% mentre sale all 30,9% la percentuale di ex-fumatori.
(Dati riportati nel Rapporto della Regione Emilia-Romagna “Giovani generazioni” del dicembre 2009)

I riti di passaggio sono una costante di tutte le culture in tutte le epoche e comportano sempre una prova da superare. Ad esempio, passare una notte solitaria in una foresta o affrontare una belva armati di arco e frecce: cose sicuramente più pericolose del fumo, ma che non danno dipendenza. L’esperienza della sigaretta per un giovane che vi si accosta per la prima volta è talmente disgustosa che ben difficilmente la ripeterebbe una seconda volta se non vi fossero connessi significati di promozione individuale (= se fumo sono più fico)  e riconoscimento sociale (= i miei amici fumano, perciò anch’io fumo).
(U.S. Ultima Sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito, mostra, Trieste, 20 dicembre 2011–1 aprile 2012)


Il consumo di tabacco appare un’abitudine tipicamente giovanile: sono giustificate  le campagne contro l’abitudine dei giovani a fumare, o sono soltanto uno spreco di soldi perché si tratta solo di un rito di passaggio e poi il numero dei fumatori diminuisce con l’età?




Scritto da : Furrukh Masood, Zaccaria  Robai

sabato 14 aprile 2012

E ta dish sa shume te dua [E se sapessi quanto ti amo]

Famoso brano della cantante albanese Anila Mimani.
La struttura è composta da quartine tranne due quintine che si trovano nel ritornello.
Lo schema delle rime è : ABCB, BDEFF; GGGG, HIHL, BDEFF, GGGG.
La lingua albanese è parlata soprattutto in Albania e Kosovo e nella Repubblica di Macedonia. Viene usata anche da minoranza etniche e linguistiche come in Italia, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Ucraina, Grecia.
L’alfabeto è composto da 36 lettere, 7 vocali e 29 consonanti. L'albanese è una lingua indoeuropea e deriva direttamente dall'antica lingua degli Illiri. Moltissime parole del suo vocabolario, poi, sono di chiara derivazione greco-latina, come in italiano. 


http://www.youtube.com/watch?v=Ht3dfjc3gVo

Cdo mengjes kur diellin shoh
Ty te mendoj
Ti se di pa ty i dashur
jo nuk jetoj
Sonte te kerkoj
Ku je
Prap te vetme mos me le
Ne kete enderr qe s'mbaron
Dhe me mundon

Eh at dish sa shum te dua
Do te rije veç me mua
Dua ti ndjej buzet e tua
Fjalet qe vetem ti mi thua

I hap syte dhe them me vete
Drita je ti
Nuk e dua kete jete
pa dashuri
Sonte te kerkoj
Ku je
Prap te vetme mos me le
Ne ket enderr qe s'mbaron
Dhe me mundon
Eh at dish sa shum te dua
Do te rije vec me mua
Dua ti ndjej buzet e tua
Fjalet qe vetem ti mi thua

Traduzione in italiano:

ogni mattina quando vedo il sole
penso a te
tu non lo sai amore
ma senza te non vivo

stanotte ti cerco
dove sei
non lasciarmi ancora sola
in questo sogno che non finisce
e mi fa pensare

eh sapessi quanto ti amo

resteresti solo con me
voglio sentire le tue labbra
le parole che solo tu mi dici

apro gli occhi e dico a me stessa
che la luce sei tu
non voglio questa vita
senza amore

stanotte ti cerco
dove sei
non lasciarmi ancora sola
in questo sogno che non finisce
e mi fa pensare

eh se sapessi quanto ti amo
resteresti solo con me
voglio sentire le tue labbra
le parole che solo tu mi dici