martedì 17 aprile 2012

Il fumo


Nel 2007 il 29,1% dei giovani emiliano-romagnoli (14-34 anni) si dichiarava fumatore e il 13,9% ex-fumatore. Molto evidenti le differenze di genere: la percentuale di fumatori risultava pari al 32,9% nei maschi e al 24,8% nelle femmine. Il fenomeno mostra una decisa diminuzione rispetto al 2000, anno in cui risultava fumatore il 34,4% dei giovani. Con riferimento al 2007, il consumo di tabacco appare un’abitudine tipicamente giovanile: nella popolazione con più di 34 anni, la percentuale di fumatori scende al 20% mentre sale all 30,9% la percentuale di ex-fumatori.
(Dati riportati nel Rapporto della Regione Emilia-Romagna “Giovani generazioni” del dicembre 2009)

I riti di passaggio sono una costante di tutte le culture in tutte le epoche e comportano sempre una prova da superare. Ad esempio, passare una notte solitaria in una foresta o affrontare una belva armati di arco e frecce: cose sicuramente più pericolose del fumo, ma che non danno dipendenza. L’esperienza della sigaretta per un giovane che vi si accosta per la prima volta è talmente disgustosa che ben difficilmente la ripeterebbe una seconda volta se non vi fossero connessi significati di promozione individuale (= se fumo sono più fico)  e riconoscimento sociale (= i miei amici fumano, perciò anch’io fumo).
(U.S. Ultima Sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito, mostra, Trieste, 20 dicembre 2011–1 aprile 2012)


Il consumo di tabacco appare un’abitudine tipicamente giovanile: sono giustificate  le campagne contro l’abitudine dei giovani a fumare, o sono soltanto uno spreco di soldi perché si tratta solo di un rito di passaggio e poi il numero dei fumatori diminuisce con l’età?




Scritto da : Furrukh Masood, Zaccaria  Robai

13 commenti:

  1. Zaccaria e Furrukh:
    Secondo noi le campagne contro il fumo sono insensate perché non servono a sensibilizzare i giovani, a far cessare un’abitudine quotidiana come il fumo. Riguardo i messaggi pubblicitari sui pacchetti di sigarette, ad esempio “il fumo uccide”: tutti sanno che il fumo uccide ma questo non convince le persone a smettere di fumare, perché i giovani non pensano alle conseguenze che può portare il fumo se non quando è troppo tardi per tornare indietro.
    Quindi secondo noi vendere le sigarette dovrebbe essere considerato reato, perché non ha senso commerciare un prodotto che nuoce alla salute e poi organizzare le campagne contro il prodotto stesso.
    http://www.yourself.it/wp-content/uploads/2012/03/immagini-pacchetti-sigarette.jpg

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  2. Paul Serejnicov 2bod
    "Il fumo uccide": bella novità!
    Sono campagna inutili perché più che far capire alle persone che fa male le inducono a conitnuare a comprarle. A una persona non serve una campagna per capire che il fumo fa male, si sa già, il fumo uccide, provoca cancro e molte altre malattie. Una persona decide da sè se fumare o no, ma forse per alcune persone le campagne servono perché le fanno ragionare o anche spaventare e quindi evita di cominciare. Secondo me le campagne contro il fuo sono inutili, non aiutano molto, sono uno spreco di soldi pubblici

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    1. Alberto Tedesco 2bod
      Ma secondo me un senso le campagne contro il fumo un senso ce l'hanno. Paul ai ragione quando dici che il fumo fa male e che porta molte malattie ma i ragazzini di 12 13 anni che cominciano a fumare perchè i loro amici fumano qualche conoscenza in più e giusto che la sanno.E le campagne in questo caso possono essere utili per far capire ai ragazzini che ci sono altri modi per farsi notare e che se fuma un amico di non seguirlo e stare nel proprio brodo

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  3. Mariella Fejzo 2aod

    Inutili, molto inutili. Direi soldi sprecati, una persona non smetterà di fumare a causa di scritte sui pacchetti di sigarette. Alcune persone non li leggono neanche!
    Molti giovani fumano, ma per la maggior parte è un vizio passeggero per fortuna. Crescendo si accorgeranno che è una cosa inutile, un po' come mangiarsi le unghie. Ma molte persone continueranno a fumare e sarà difficile smettere, ma quando si accorgeranno che sarà troppo tardi per rimediare al loro danno.. solo allora capiranno la scritta "il fumo uccide".

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  4. Crucerescu Cristian 2Aod

    Le multinazionali del tabacco hanno saputo, in passato, promuovere, a proprio vantaggio, delle campagne apparentemente antifumo, rivolte ai giovani. Se, infatti, da un lato, pubblicizzavano il fumo come prerogativa esclusiva degli adulti, ben conoscendo l’inconscio desiderio dei giovani di diventare adulti, dall’altro tacevano sui danni provocati alla salute dal tabagismo. Per anni, inoltre, le multinazionali del tabacco hanno manipolato i messaggi pubblicitari e le informazioni scientifiche che potessero correlare il fumo, attivo e passivo, alla patologia umana.Per ridurre la diffusione del fumo nei soggetti adulti, è indispensabile ridurre il numero delle persone che iniziano a fumare in giovane età. Ogni iniziativa a livello di prevenzione dell’abitudine tabagica dei giovani deve essere incentrata sui molteplici fattori che favoriscono l’inizio del fumo di sigaretta. Iniziare a fumare è il frutto di un processo comportamentale individuale, ambientale e sociale, raramente riconducibile ad un evento isolato. Il giovane emula l’adulto fumatore per sentirsi parte di un gruppo sociale e culturale e per affermare la propria personalità.

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  5. Nikol Ivkovic 2a odonto
    Secondo me le campagne contro il fumo non servono a niente anzi inducono le persone a provare e a continuare a fumare.
    Per me le sigarette non dovrebbero esistere o per lo meno dovrebbero essere vendute a persone adulte, perche ogni giorno ci sono persone che muoiono per questo motivo o che si ammalano di malattie gravissime tipo: tumori e cancri.
    Molte volte i giovani vengono spinti a provare non solo dai propri amici ma anche da persone adulte che gli dicono "se non provi non diventerai mai un uomo" oppure provano a fumare per farsi notare o per essere alla moda.
    Io penso che dovrebbero lasciar perdere, perche non fanno altro che andare incontro alla loro morte o da grandi si ritroveranno a essere dei drogati ubriaconi e inducendo sulla cattiva strada le persone che gli stanno accanto.

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  6. Klea Ibrahimi 2Aod

    Secondo me le campagne pubblicitarie contro il fumo sono solo inutili perchè una persona che fuma non va a pensare alle conseguenze che può causare. Molti giovani d'oggi iniziano a fumare per divertimento o per apparire più fighi agli occhi degli altri e ad una persona non serve di certo una pubblicità per smettere di fumare. Certo, tutti sanno che il fumo uccide come scritto nei pacchetti delle sigarette ma le persone non danno importanza a questo messaggio. Secondo me è una questione solo di testa se vuoi smettere di fumare smetti e basta, ci vuole solo un pò di volontà!

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  7. Doina Oglinda 2 a odonto
    Molti giovani d'oggi fumano perchè cosi credono di essere più belli,più forti e di fare una bella figura ma non se ne rendono conto delle conseguenze che può avere il fumo nella loro vita andando avanti negli anni.
    Secondo me la campagne contro il fumo sono davvero inutili e uno spreco di soldi e non aiutano le persone nella loro lotta contro il fumo.
    Per smettere di fumare un giovane deve avere una grande forza di volontà e fiducia in se stesso.
    CREDERE E VOLERE sono due parole semplici ma che lo aiutera a essere sempre un VINCENTE.

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  8. Secondo me le campagne contro il fumo sono abbastanza utili. incentivare e cercare di far capire ai consumatori che il fumo fa male è una buona cosa perchè sinceramente un quattordicenne che fuma è SOLO UN RAGAZZINO VIZIATO CHE NON HA NE ARTE NE PARTE IN QUESTA SOCIETA'. io penso inoltre che la metà dei ragazzi che fumano non fumano perchè sono veramente dipententi dal fumo ma solo per apparire alla società più maturi o più sicuri di se.
    PER ME CHI FUMA ALL'ETA' DI QUATTORDICI E QUINDICI ANNI SOLO PER FARSI ACCETTARE DA UNA SOCIETA' DOVE è NORMALE IO PERSONALMENTE LO REPUTO UN IMMATURO E UN RAGAZZINO, PERCHE' UNO A QUELLA ETA' SECONDO ME è GIà MATURO PER CAPIRE CHE IL FUMO FA MALE E NONOSTANTE I ALCUNI ADULTI LO FACCIANO NON BISOGNA FARSI CONDIZIONARE DA QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI PERCHE' QUESTO è SEGNO DI NON PERSONALITA'. FERMANDO QUESTE CAMPAGNE IN QUALCHE MODO NOI LEGGITTIMIAMO IL FATTO CHE E' GIUSTO FUMARE DAI 14 ANNI FINO AI 34 Anni.
    MA COMUNQUE PER ME LA VITA è FATTA DI SCELTE OGUNO FA LE SUE PERò POI BISOGNA PREDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA'.

    ALBAN RIZAJ.

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  9. Io penso che tutti i fumatori iniziano per gli stessi motivi : " I miei amici fumano quindi fumo anche io " oppure " fumo perchè è figo fumare e mi sento più grande con la sigaretta in mano" .
    Tutti partono con le stesse idee, c'è chi poi si accorge che non gli piace e smette , c'è a chi il fumo "piace" e va avanti a fumare, magari prendendo il vizio.
    E un altra cosa che accomuna tutti i fumatori secondo me è la frase "domani smetto"...
    A mio parere Smettere è questione oltre di voglia che di carattere ... la dipendenza dalla sigaretta oltre che fisica è soprattutto una cosa psicologica , e una volta che hai preso l'abitune smettere è una questione di carattere.
    Le campagne contro il fumo secondo me non servono quasi a nulla , almeno con il mio carattere più una persona dice che devi smettere di fumare e più fumi, magari per questione di principio magari per far vedere che "io faccio quello che voglio".
    In conclusione se uno vuole smettere di fumare non saranno certo delle campagne contro il fumo a convincerlo.

    RAFFAELLA FRANCIONE 2B ARTIC.

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  10. Secondo me le campagne contro il fumo sono utili per informare i giovani che rischi si corrono a fumare, quindi non sono uno spreco di soldi. Però anche se ci sono queste campagne, il vizio del fumo non si perde cosi facilmente. Infatti credo che nel fumatore ci debba essere la volontà di smettere e la determinazione a raggiungere questo obbiettivo.
    Inoltre credo che i giovani inizino a fumare perché fumando si sentono più grandi e perché intorno a loro vedono che tutti fumano. Andando avanti con l'età, però, credo che i giovani smettano da soli, senza bisogno che qualcuno glielo ricordi.

    Felicia Tufa

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  11. Secondo me i ragazzi di oggi iniziano a fumare, perché pensano di non essere accettati e quindi per fare bella figura magari davanti agli amici fumano oppure per sentirsi più grandi. Ci sono delle campagne contro il fumo ma sono inutili perché le persone continuano a fumare pur essendo consapevoli del danno che stanno facendo a sé stessi.

    Yoiner Colomè Martinez

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