venerdì 25 maggio 2012
«L’amicizia non nasce soltanto da impulso naturale, ma è generata dall’amore e ne è una della espressioni più alte e libere. L’amicizia esige grande cura e sollecitudine nella scelta, discernimento e sincera ammirazione per quanto di buono vi è in una persona, disposizione ad accogliere l’altro con intima gioia. Il fiore più bello dell’amicizia è la costanza: si deve, infatti, poter contare in ogni momento sull’amico. L’amicizia spirituale tende a eliminare la disuguaglianza: anche l’amico povero, che non abbia cose proprie da offrire, può ben donare se stesso e ciò vale infinitamente di più».
Elredo, abate di Rievaulx
«Io ho visto coi miei occhi,/e non parlo per sentito dire:/tu soffri la più crudele delle sofferenze/e nessuno prova pietà per te,/né compaesani, né amici./Muoia nella maledizione di tutti/colui che disprezza e tradisce l’amico/che gli ha aperto candido il cuore».
Euripide, Medea
«Ogni amicizia è un dramma impercettibile, una serie di sottili ferite».
Emil Cioran
«Quella che gli uomini hanno chiamato amicizia non è altro che un'alleanza, una reciproca cura d'interessi e uno
scambio di servigi; insomma, una relazione in cui l'egoismo si prefigge sempre qualche utile».
François de La Rochefoucauld
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AURORA RUSSO 2B ottico
RispondiEliminaSi putissi
di Paolo Campisi
I versi sono liberi e non sono presenti rime.
Il poeta vuole donare a un/a suo/a amico/a tutte le bellezze presenti nel mondo per cacciar via tutti i problemi. Dopo, però, si accorge che è impossibile poter donare tutte queste cose allora desidera solo essere un amico presente.
E’ una bella poesia che parla d’amicizia, di quanto si voglia bene al proprio amico o alla propria amica, tanto da fargli doni bellissimi solo per vedere l’amico/a felice.
Si putissi pigghiari n’arcu ri nuè
‘u facissi propiu ‘pi ‘ttia
e spattissi ‘ccu ‘ttia ‘a so billizza
ne jorna can un si fussi filici
si putissi fabbricari na montagna
‘ a putissitu cunsidirari tova
‘npostu unni circari sirinità
‘npostu unni putiri stari suli
si putissi pigghiari ‘i tovi che mei
NICISSITA’
‘i jttassi ‘a ‘mari
Ma mi staju accurgennu ca tutti sti cosi
Su cosi can un pozzu fari ju
Nun pozzu fabbricari na muntagtna
‘o pigghiari ‘n’arcu ri nuè ca fa luci
ma lassarimi iri chiddu ca pozzu siri chiossai
N’AMICU sempri prisenti
Speru
‘nto to cori
‘u to Paulu
Se potessi ...
Se potessi prendere un arcobaleno
lo farei proprio per te
e condividerei con te la sua bellezza
nei giorni in cui si fosse malinconici
se potessi costruire una montagna
potresti considerarla tua
un posto dove cercare serenità
un posto dove poter stare soli
se potessi prendere i tuoi con i miei
PROBLEMI
Li lancerei nel mare
Ma sto scoprendo che tutte queste cose
sono impossibili per me
non posso costruire una montagna
o prendere un arcobaleno luminoso
ma lasciami essere ciò che so essere di più
Un AMICO sempre presente
Spero
Nel tuo Cuore
Il tuo Paolo
Felicia Tufa II B ottico
RispondiEliminaPenso che l’amicizia alla fine nasce quando c’è amore. E poi penso che ci sia bisogno di conoscersi meglio prima, e vedere se si ha qualcosa in comune con un’altra persona che vogliamo conoscere.
Per me l’amicizia è una cosa che nasce piano piano, la cosa più bella della nostra vita ed è meglio non farsela scappare. Alla fine ci serve sempre, perchè abbiamo sempre una persona su cui contare, e poi perchè abbiamo la possibilità di confidarci con una persona che ci sa ascoltare e che ci faccia ridere nei momenti più brutti. “ L’amicizia non nasce soltanto da un impulso naturale, ma è generata dall’amore e dal volersi bene.
L’amicizia ha bisogno di gran cura e sollecitudine nella scelta, discernimento e sincerità ed ammirazione sopratutto”.
E in più bisogna sempre contare sul proprio amico, anche se lui è povero, l’unica cosa che ti può donare e il suo amore.
Però dall’altra parte ci sono persone che dicono, che l’amicizia sia solo una cosa che decidi tu di iniziarla anche se non si conosce bene quella persona, ma solo, per simpatia.
Ma per i miei gusti è una cosa sbagliata; communque ogni persona la può pensare liberamente come si vuole.
Mariella Fejzo 2A odonto
RispondiEliminaNon ci sarebbe amicizia senza amore
Avere degli amici nella nostra vita con i quali condividere i nostri momenti
di felicità e tristezza, è molto importante. Soprattutto nel periodo della
nostra adolescenza.
Essi formano una parte fondamentale della nostra vita, ma non tutti coloro
che ci circondano sono nostri amici; dobbiamo saper distinguere tra un
amico vero e una semplice persona che frequentiamo spesso. Come si
dice “se trovi un amico, trovi un tesoro”. L’amico vero è colui che ci
consola nei momenti tristi, e colui che ci dà consigli anche se non siamo
d’accordo, è colui che ci fa ridere, piangere, sognare e amare.
Ma in altri casi possiamo trovare anche amici che fingono tutti questi
sentimenti e lo fanno solo per interesse proprio come dice François de
la Rochefoucauld: “Quella che gli uomini hanno chiamato amicizia non
è altro che un’alleanza, una reciproca cura d’interessi e uno scambio di
servigi; insomma, una relazione in cui l’egoismo si prefigge sempre utile.”
Ahimé, in alcuni casi è vero.
L'amicizia è data dall'amore reciproco tra due o più persone che si
vogliono bene e quando non è così non è possibile stabilire un rapporto
di amicizia. Purtroppo però è difficile trovare una persona così speciale
che ti possa ascoltare davvero e fare in modo di essere ascoltata quando
ne ha bisogno. Ma quando la si trova… Quando la si trova, è una cosa
meravigliosa, perchè non è affatto semplice trovare delle braccia che ti
circondino nei tuoi momenti più tristi, perchè capire e consolare veramente
qualcuno è una fatica, una responsabilità e un impegno, e a volte quella
persona è proprio accanto a te ma tu non te ne accorgi.
“L’amicizia non nasce da impulso naturale, ma è generata dall’amore e
ne è una delle espressioni più alte e libere. L’amicizia esige grande cura
e sollecitudine nella scelta, discernimento e sincera ammirazione per
quanto di buono vi è in una persona, disposizione ad accogliere l’altro
con intima gioia. Il fiore più bello dell’amicizia l costanza: si deve, infatti,
poter contare in ogni momento sull’amico. L’amicizia spirituale tende ad
eliminare la disuguaglianza: anche l’amico povero, che non abbia cose
proprio da offrire, può ben donare se stesso e ciò vale infinitamente di
più.” Dice Elredo, abate di Rievaulx.
Io penso che se siamo in grado di trovare una persona così speciale ce la
dobbiamo tenere stretta, perché ce ne sono davvero poche. L’amicizia è
qualcosa che ti attraversa il cuore e lascia un emozione che non se ne va.
Quindi invece di avere tanti amici ma che non tengono a te quanto tu tieni
a loro, meglio averne pochi ma buoni.
Valentina Abello
RispondiElimina2B ot
Quella che gli uomini hanno chiamato amicizia non è altro che un' alleanza, una reciproca cura di interessi e uno scambio di servigi;
Insomma, una reazione in cui l'egoismo si prefigge sempre qualche utile.
Questo scrittore ha ragione, perché moltissime persone ne usano altre solo per i propri interessi, per farsi i grandi di fronte a gente più debole, sfruttando la loro gentilezza e timidezza in modo brutale.
Ad esempio il bullismo: questi ragazzi che si dicono "amici" e vanno a fare i grandi e i forti di fronte a ragazzi deboli o piccoli, come ho detto prima.
Sostengo che quella che gli uomini hanno chiamato amicizia è soltanto una comodità propria, mentre altre persone sostengono il contrario, cioè che un amico deve contare sull'altro in ogni momento, che anche l'amico povero che non abbia cose proprie da offrire, può donare se stesso e ciò vale di più.
Tutto questo secondo me non è vero: ognuno pensa soltanto per sé e questo si chiama egoismo.
Questo però non vuol dire che non ho amici e che sono cattiva, ma sto solo dicendo che ne ho pochi ma buoni, e che anche se loro vogliono fare una cosa, non è detto che la devo fare anche io.